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DIDATTICA A DISTANZA E PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Proviamo a sciogliere qualche dubbio

Nella nuova -o quasi- situazione in cui ci troviamo, proviamo a rispondere ad alcune domande che si stanno ponendo in questo momento numerosi genitori ed insegnanti:

Didattica a distanza (DAD) e Didattica Digitale Integrata (DDI), solo limiti o anche occasione di nuove possibilità?
La DAD porta con sé molti limiti ancora da analizzare e da superare ma, se ben pensata, può talvolta aderire maggiormente all’idea di una didattica multicanale, che tenga conto della diversità di ciascun discente, portatore del proprio personale stile di apprendimento.

In temporanea assenza dei professori, cosa fare per far valere il Piano Didattico Personalizzato (PDP) in DAD o in DDI?
Il PDP ha valore continuativo, vale sempre. Tuttavia, laddove si incontrassero difficoltà è consigliabile contattare al più presto il dirigente scolastico.

Nel PDP è possibile indicare il numero massimo di verifiche cui sottoporre il ragazzo nella giornata?
Sì, è possibile.

Risulta anche possibile indicare il numero massimo di verifiche cui sottoporre il ragazzo nella settimana? NO, non è possibile. Si può tuttavia trovare accordo scuola-famiglia.

Resta possibile programmare le verifiche e le interrogazioni (ad esempio in modalità video-conferenza)?
Sì, certamente laddove specificato nel PDP dello studente.

PDP ed esame di maturità, cosa cambia quest’anno?
Non cambia nulla, gli studenti avranno accesso a tutto ciò cui hanno avuto accesso durante l’anno scolastico secondo le indicazioni del PDP. Unica accortezza: considerare che in sede d’esame non sarà possibile modificare/ridurre le richieste delle singole prove ma potrà essere definito un tempo maggiore per il loro svolgimento. Risulta quindi molto importante, durante l’ultimo anno di secondaria di secondo grado, allenare lo studente ad utilizzare il tempo aggiuntivo piuttosto che abituarlo ad avere verifiche ridotte a fronte del medesimo tempo lasciato ai compagni. Il PDP va dunque compilato molto bene, inserendo chiaramente quanto si prevede si applicare durante l’anno ed in sede di esame.

Quando deve essere compilato il Piano Didattico Personalizzato(PDP)?
Il PDP va compilato ogni anno e la sua stesura deve avvenire entro il primo trimestre dell’anno scolastico o il prima possibile dopo aver depositato la documentazione diagnostica. Se i tempi si dilatano e le famiglie non ricevono comunicazione, si consiglia loro di sollecitare tempestivamente il personale scolastico.
Il PDP è uno strumento che se ben compilato facilita l’applicazione delle giuste modalità didattiche, coerenti con le esigenze dello studente. Esistono diversi formati di PDP, va da sé che un PDP a crocette oppure “a sigle” siano carenti dal punto di vista descrittivo e siano poco esplicativi. Laddove è possibile, richiedere una compilazione quanto più descrittiva. Per maggiore completezza ed efficacia risulta infine fondamentale inserire, fin da subito, specifiche che riguardano le modalità e gli strumenti utilizzati in contesto di DAD.

Il Consiglio di Classe ha potere insindacabile nello stabilire gli strumenti compensativi e le misure dispensative anche laddove risultino in disaccordo con la famiglia?
Il PDP è compilato dalla scuola ma condiviso con famiglia e clinici. Affinché sia un valido strumento è richiesta la collaborazione di tutte le parti coinvolte. Se quanto delineato nel PDP non funziona o se questo risulta mancante in qualche sua parte la famiglia può richiederne revisione. La revisione resta comunque una delle caratteristiche intrinseche alla natura del PDP stesso, il quale deve mantenere massima flessibilità e deve poter essere aggiornato secondo l’evoluzione degli apprendimenti del ragazzo o del suo quadro funzionale.

Cosa fare quando a casa manca il pc?
Quando non si possiedono sufficienti/adeguati devices per far fronte alle richieste nell’uso tecnologico che impone la DAD, la famiglia può richiedere il comodato d’uso alla scuola di appartenenza.

I tutor dell’apprendimento o gli educatori che seguono la famiglia, in quanto esterni, possono intervenire nella DAD?
No, in genere non possono intervenire durante l’attività online ma possono supportare lo studente e la famiglia nelle attività offline (ad esempio nella costruzione di powerpoint, mappe concettuali, etc.).

I docenti possono rifiutarsi di concedere alla famiglia di registrare le lezioni in conferenza?
La registrazione deve essere consentita per uso personale (ovviamente non va né condivisa con altri né messa in rete). Si dovrebbe poter registrare tutto se necessario, anche solo in modalità audio.

Quando uno studente è in quarantena come può non perdere la didattica se nella sua classe non è in quel momento stata attivata la DAD?
Lo studente in quarantena o in attesa di tampone ha diritto a ricevere l’erogazione di attività didattiche a distanza, in modalità digitale integrata.