La comunicazione è da considerarsi un fondamentale diritto umano: nella comunicazione si apre la relazione con l’altro e prende forma la nostra identità personale. In situazioni di normalità la comunicazione è veicolata dalle parole, dalla scrittura, dal linguaggio corporeo. Tuttavia, in caso di disabilità cognitiva, sensoriale o motoria, la persona può non riuscire ad utilizzare il corpo, l’espressione del volto, la sua voce o la scrittura in maniera funzionale allo scambio di messaggi comunicativi e corre il rischio di cadere in un silenzio forzato.
Dal National Comitee for the Communication Needs of Persons with Severe Disabilities* nasce la “Carta dei Diritti alla Comunicazione” qui di seguito riportata e tradotta:
CARTA DEI DIRITTI ALLA COMUNICAZIONE
Ogni persona indipendentemente dal grado di disabilità ha diritto fondamentale di influenzare, mediante la comunicazione, le condizioni della sua vita. Oltre a questo diritto di base, devono essere garantiti i seguenti diritti specifici:
1
Il diritto di chiedere oggetti, azioni, persone e di esprimere preferenze e sentimenti
2
Il diritto di scegliere tra alternative diverse
3
Il diritto di rifiutare oggetti, situazioni, azioni non desiderate e di non accettare tutte le scelte proposte
4
Il diritto di chiedere ed ottenere attenzione e di avere scambi con altre persone
5
Il diritto di richiedere informazioni riguardo oggetti, persone, situazioni o fatti che interessano
6
Il diritto di attivare tutti gli interventi che rendano loro possibile comunicare messaggi in qualsiasi modo e nella maniera più efficace indipendentemente dal grado di disabilità
7
Il diritto di avere riconosciuto comunque il proprio atto comunicativo e di ottenere una risposta anche nel caso in cui non sia possibile soddisfare la richiesta
8
Il diritto di avere accesso in qualsiasi momento ad ogni necessario ausilio di comunicazione aumentativa-alternativa, che faciliti e migliori la comunicazione e il diritto di averlo sempre aggiornato ed in buone condizioni di funzionamento
9
Il diritto a partecipare come partner comunicativo, con gli stessi diritti di ogni altra persona, ai contesti, interazioni ed opportunità della vita di ogni giorno
10
Il diritto di essere informato riguardo a persone, cose e fatti relativi al proprio ambiente di vita
11
Il diritto di ricevere informazioni per poter partecipare a discorsi che avvengono nell’ambiente di vita, nel rispetto della dignità della persona disabile
12
Il diritto di ricevere messaggi in modo comprensibile ed appropriato dal punto di vista culturale e linguistico.
COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E ALTERNATIVA (C.A.A.) è il termine che viene usato per descrivere l’insieme di conoscenze, tecniche, strategie e tecnologie che facilitano ed aumentano le possibilità di comunicazione in persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi: il linguaggio orale e scritto. Il termine “aumentativa” sottolinea l’intento di voler incrementare le effettive possibilità di comunicazione della persona. Si definisce “alternativa” perché non esclude alcuno dei canali comunicativi possibili, utilizzando modalità di comunicazione alternative e diverse da quelle tradizionali, laddove queste non risultano efficaci. Si tratta di un approccio che tende a creare opportunità di reale comunicazione ed a coinvolgere la persona che utilizza la C.A.A. con tutto il suo ambiente di vita. In quest’ottica, l’unico prerequisito per intraprendere un intervento di C.A.A. è la presenza di reali opportunità di comunicazione.
* National Comitee for the Communication Needs of Persons with Severe Disabilities, 1992